CAPPADOCI

Conosciuti anche come il "Clan della Morte", i Cappadoci sono Cainiti, in prevalenza studiosi, tutti morbosamente interessati ai segreti della morte. Il Clan aveva sede in Turchia, dove i membri più illustri si riunivano per discutere i progressi delle proprie ricerche. I Cappadoci erano spesso presenti nelle corti dei più importanti Principi nelle vesti di consiglieri, visto che mettevano a disposizione le loro grandi conoscenze, in cambio di un buon rifugio dove poter condurre le proprie ricerche. Una piccola parte del Clan non era formata da studiosi, bensì da guerrieri, col compito di difendere i propri confratelli. Questo ristretto gruppo di Vampiri, formato unicamente da donne, portava il nome di Lamie, le quali avevano sviluppato la disciplina Deimos, che gli permetteva di utilizzare in battaglia le loro conoscenze sulla morte.

Struttura del Clan: essendo un Clan di studiosi solitari, le loro riunioni erano piuttosto infrequenti. Per molti secoli il Clan si riuniva periodicamente alla presenza di Cappadocius in persona nel leggendario monastero di Erciyes, ma in seguito alla distruzione di questo, durante il solstizio di inverno, i membri più abili del Clan iniziarono a riunirsi in un monastero abbandonato per eseguire rituali segreti.

Soprannome: Ladri di Cadaveri.

Aspetto: solitamente indossano abiti da studiosi o monastici, ma sono molto diffuse anche le tuniche nere e le maschere funebri.

Rifugio: i rifugi prediletti di questo Clan sono tombe, ossari e catacombe, per isolarsi nei loro studi. I rifugi sono spesso arredati con corredi funebri e non è raro che siano difesi da creature non-morte e cadaveri animati dai loro oscuri poteri.

Discipline di Clan: Auspex, Mortis, Robustezza.

Debolezze: tutti i Cappadoci presentano uno strano pallore che li rende simili a cadaveri dissanguati; ciò rende più difficili le loro relazioni sociali e li rende maggiormente riconoscibili.

Conseguimento del Prestigio: i Cappadoci non danno un gran peso al prestigio di Clan, se non in quanto può giovare alle loro ricerche; i più stimati membri di questa stirpe sono perciò coloro che hanno raggiunto i maggiori traguardi nel campo dello studio tanatologico.

Dicono: "Alla fine, tutti finiremo in polvere... Sì, anche tu Fratello mio. Ma davvero sei così ottuso da pensare che quella sarà la fine dell'esistenza?".