All'inizio del secondo millennio d.c., la Casata di Maghi Tremere raggiunse l'immortalità, diventando un clan vampirico, tramite esperimenti sulla Vitae degli Tzimisce, dei Gangrel e dei Nosferatu. Iniziò quindi ad espandersi dalla terra originaria (Transilvania) verso i territori degli Tzimisce. I Diavoli persero gran parte dei Carpazi nella guerra e altri clan si mossero per approfittare della loro debolezza. Nella foga di recuperare terreno, gli Anziani Tzimisce abusarono dei neonati più del solito, provocando una rivolta all'interno del clan. La Vaulderie fu praticata per la prima volta da una Coterie di Tzimisce, che la divisero subito con tutti gli altri neonati insoddisfatti dei propri clan d'origine; tra questi spiccava il Lasombra Gratiano. Quest'ultimo diablerizzò il proprio sire Lasombra e, dopo aver ottenuto la guida del suo Clan con una rivolta, fondò il Sabbat assieme agli Tzimisce e a quegli anarchici che non vollero tornare dai propri Sire dopo la "Rivolta degli Anarchici", conclusa con la Convenzione di Thorns. I Lasombra guidarono il Sabbat principalmente con la collaborazione e l'appoggio degli Tzimisce. Qualcuno dice che in realtà siano gli Tzimisce ad avere in mano il potere, fatto sta che in nome della libertà il Sabbat riuscì a riunire moltissimi neonati di tutti i Clan per combattere la nascente Camarilla. Dopo duecento anni di scontri, la Setta si trasferì in Scandinavia. Durante la transizione sviluppò nuovi codici morali, rinnegando quel poco di umanità residua. Il Sabbat sviluppò anche un certo numero di rituali magici e fondò la "Mano Nera" come polizia della Setta. Agli inizi del 1600 il Sabbat iniziò a spostarsi in America e prese possesso di città-chiave del Nuovo Continente. Quando giunse la Camarilla le suddette città divennero campi di battaglia, alcune furono perse, altre sono tutt'ora contese (es. New York City). Goratrix dei Tremere decise di seguire il Sabbat, come molti suoi seguaci, ma la Setta non riuscì a vincere neanche nelle Colonie. Molti giovani Cainiti iniziarono allora a chiedersi se i loro capi fossero veramente potenti come dicevano. Dal 1800 al 1930 la Setta fu sconvolta da una grave lotta interna, che ne ridusse drasticamente il numero e portò alla riorganizzazione del potere e ad uno Scisma.
Il Sabbat è fondato su due pilastri fondamentali: Libertà e Lealtà. Ogni Vampiro che ne faccia parte, deve dipendere dagli altri compagni cui è vincolato oppure è da considerarsi inutile per il gruppo. Credono nelle teorie di Darwin secondo cui i più forti sopravvivono, ed quindi insegna ai propri giovani che è un loro dovere divenire più forti possibile, per essere veri guerrieri contro gli Antidiluviani, quando si risveglieranno, e i loro servi della Camarilla. Il Sabbat si considera l'apice della catena alimentare; i suoi membri sono i veri figli di Caino e cercano continuamente di convertire i Vampiri delle altre fazioni alle loro idee. Il Sabbat predica la libertà dal pugno oppressivo degli anziani: nessun Vampiro deve morire per la codardia di chi lo ha creato. Seguono quindi l'idea di creare un Vinculum, condividendo la loro Vitae tra tutti i membri di ogni gruppo, affinché si generi lealtà nella setta e ispiri a restare uniti nei momenti difficili. La partecipazione al Vinculum previene la possibilità che un Vampiro sia segretamente legato ad un altro e faccia da spia. Il Vinculum è per il Sabbat ciò che la comunione è per i Cattolici. Il Sabbat ha idee molto chiare nei riguardi degli estranei, applicando rigorosamente le categorie "Noi" e "Loro", dove il primo è il Sabbat e il secondo è tutto il resto. Per la sua stessa visione chiusa, questa setta ha pochi alleati e collabora con altri in pochissimi casi, che comunque devono risultare utili alla sua salute. I conflitti all'intero della Setta sono risolti tramite la "Monomachia", un combattimento non letale di due Vampiri all'interno di una arena. Il vincitore ottiene il rispetto dello sconfitto. Lo sfidante propone all'altro il duello, che deve essere subito accettato o rifiutato. Se un membro del Sabbat rifiuta la sfida, di solito è considerato un vigliacco e i codardi sono visti con sospetto dai superiori. Tuttavia nessuno può forzare un membro della Setta ad accettare una sfida. Se l'offensore commette atti che vanno contro l'interesse del Sabbat, il suo superiore gli toglie ogni forma di prestigio. I Vampiri che abusano della Monomachia per ottenere potere sugli altri, di solito sono assassinati per ordine dei superiori, che non amano perdere tempo in dispute private. I Sabbat si sentono superiori ai mortali, per i quali non hanno alcuna simpatia: vivere ed agire da umani, sentirsi umani, non rientra nella loro natura. I mortali sono animali e da tali vanno trattati: bestie da compagnia o cibo, i più fortunati seguaci, servi o spie. I seguaci mortali sono considerati proprietà del possessore, che ha diritto di farne ciò che vuole. Alcuni tra i più forti umani sono scelti come Ghoul. Ognuno di essi è vincolato ad un solo Vampiro e non partecipa alla Vaulderie. Il proprietario è responsabile delle azioni della sua proprietà. Tale visione ha comportato l'abbandono del "Sentiero dell'Umanità", a favore di altri sistemi di illuminazioni che permettano di accettare la nuova condizione di non-vita. Libertà e Lealtà possono essere raggiunte in modi insospettabili. È una certezza del Sabbat che chiunque non serva la Setta, serva gli Antidiluviani e debba essere convertito o distrutto. Il Sabbat continua a pianificare insurrezioni nelle città della Camarilla nella speranza di raggiungere questo obiettivo. Lo scopo primario resta la distruzione di Anziani, Matusalemme e Antidiluviani nemici.
In aggiunta ai Comandamenti del Sabbat, il "Codice di Milano" fornisce le regole basilari che devono essere osservate da tutti i membri della Setta.
N° Regola | Descrizione |
I | Il Sabbat deve rimanere unito a rapporto del suo Reggente. Se necessario verrà eletto un nuovo Reggente. Il Reggente dovrà guidare il Sabbat nella lotta conto i Tiranni, verso la libertà. |
II | Tutti i membri del Sabbat devono agire al meglio per servire i propri capi finché questi servono il Reggente. |
III | Tutti i membri del Sabbat devono osservare gli Auctoritas Ritae. |
IV | Tutti i membri del Sabbat devono mantenere la parola data ad un altro membro del Sabbat. |
V | Tutti i membri del Sabbat devono trattare i propri sottoposti con equanimità, per garantire l'unità della Setta. Se necessario devono provvedere ai bisogni dei loro confratelli. |
VI | Tutti i membri del Sabbat devono porre i bisogni della Setta prima dei propri, a qualunque costo. |
VII | Il membro del Sabbat che non onora questo codice non sarà più considerato al pari degli altri, perciò non avrà diritto alla protezione fornita dalla Setta. |
VIII | Come è sempre stato, così sarà per sempre. La Lextalionis è il modello della giustizia immortale nel Sabbat. |
IX | Tutti i membri del Sabbat devono proteggersi a vicenda dai nemici della Setta. I nemici personali sono problemi personali, a meno che non minaccino la sicurezza del Sabbat. |
X | Tutti i membri del Sabbat devono proteggere i territori della Setta dagli attacchi di qualunque nemico. |
XI | Lo spirito di libertà deve essere il principio fondamentale della Setta. Tutti i membri del Sabbat devono aspettarsi e chiedere libertà ai propri capi. |
XII | Il diritto di monomachia deve essere usato per dirimere le dispute interne alla Setta. |
XIII | Tutti i membri del Sabbat devono sostenere la Mano Nera. |
XIV | Tutti i membri del Sabbat hanno il diritto di sorvegliare la condotta e le attività dei propri sottoposti, per conservare libertà e sicurezza. |
XV | Tutti i membri del Sabbat hanno il diritto di invocare un Concilio con i loro sottoposti e il diretto superiore. |
XVI | Tutti i membri del Sabbat hanno il dovere di agire contro chi, nella Setta, usi potere e autorità per scopi personali. Qualunque iniziativa contro questi traditori dovrà essere appoggiata alla maggioranza del Circolo Interno, sulla base di prove concrete. |
La divisione interna del Sabbat è un discorso molto complesso. Possono essere considerate cinque fazioni principali o categorie, che si dividono poi, a loro volta, in piccole sottoclassi. Le cinque fazioni principali sono: Status Quo, Moderati, Ultra Conservativi, Fedelisti e Panders. Questi nomi sono raramente utilizzati nel linguaggio comune della Setta e chi aderisce a questi movimenti non si definisce in tal modo. Una presa di posizione di questo tipo potrebbe infatti essere causa di molte discordie. Il Sabbat crede fortemente nel motto "Divide et Impera", anche se al suo interno esso stesso risulta diviso. Nonostante tale situazione, però, attraverso la Vaulderie e il Codice di Milano, la Setta è riuscita a evitare guerre intestine. Inoltre anche la presenza minacciosa di una istituzione come la "Mano Nera" serve a tenere unito il gruppo di Cainiti che seguono le diverse "fazioni".
Lo Status Quo:
Fanno parte di questa fazione la maggior parte dei Lasombra, degli Tzimisce e della Mano Nera. Chi fa parte di questo gruppo crede che le cose debbano rimanere così come sono in questo momento: un eccessivo incremento dell'autorità provocherebbe soltanto una ribellione, mentre un'eccessiva libertà farebbe sfaldare la struttura della Setta. Tutti coloro che aderiscono allo Status Quo sono fermamente convinti che i Lasombra debbano continuare a governare. Si augurano che la pace all'interno del Sabbat possa essere il più duratura possibile: solo in questo modo sarà possibile difendersi dalla Camarilla e dall'imminente Gehenna. I leader dello Status Quo impartiscono continuamente ordini, ma li pongono sotto forma di richiesta. Giocano dunque sul fatto che rifiutare una loro richiesta sarebbe considerato una mancanza di rispetto, specialmente tra i Moderati.
I Moderati:
Questa fazione è quella supportata dalla maggior parte dei Vampiri del Sabbat: Gangrel, Malkavian, Nosferatu, Serpenti della Luce, Toreador e Tremere. I Moderati accusano il fatto che il Sabbat stia diventando sempre più diviso e gerarchizzato nonostante gli Status Quo dichiarino esattamente il contrario. Questa rigidità dovrebbe, secondo loro, essere affievolita dando ai membri del Sabbat più libertà e lasciando più capacità di decisione. La maggior parte dei Moderati seguono gli ordini, ma non si fanno scrupoli ad esprimere ai leader il loro disaccordo, qualora abbiano rimostranze su tali comandi. Molti Moderati stanno assimilando il modo di pensare dei Fedelisti, ma continuano a seguire i propri leader per non perdere il rispetto degli altri membri del Sabbat.
Gli Ultra Conservativi:
Questa fazione è composta dai membri più Anziani dei Clan del Sabbat: questi Cainiti propendono per una totale centralizzazione dei poteri e dei ruoli. Gli Ultra Conservativi sono infatti convinti che si debba porre fine all'eccessiva libertà che viene concessa ai membri della Setta, in quanto la Gehenna è alle porte: l'unica speranza di sopravvivere per il Sabbat dovrebbe venire proprio da una maggiore stabilità e compattezza. Ultimamente stanno aderendo a questa corrente di pensiero anche molti membri della Mano Nera, influenzati, probabilmente, dalle decisioni degli Anziani. Per quanto possa sorprendere gli Ultra Conservativi riconoscono ai Panders la stessa dignità degli altri Clan: solamente col supporto di tutti questi "Vili Organizzati", infatti, si potrà tentare di opporsi alla follia degli Antidiluviani. Gli Ultra Conservativi seguono i leader più forti e sono determinati ad eliminare dal comando quei Cainiti che sembrano essere più deboli; come i Moderati contestano talvolta le decisioni dei leader, ma non si sognerebbero mai di non eseguire i comandi impartiti.
I Fedelisti:
Questa fazione è composta principalmente dai Ventrue e i Brujah Anticlan, anche se ultimamente vi stanno aderendo anche i più giovani Cainiti degli altri gruppi del Sabbat. I Fedelisti ritengono che l'unico modo per essere "fedeli" al Sabbat, consista nel disobbedire ai comandi dei leader: il Sabbat stesso infatti si basa, come istituzione, sulla totale libertà e attualmente è tutto fuorché il disegno originale. Coloro che rientrano in questa linea di pensiero affermano che in realtà il Sabbat deve tutto il suo successo e la sua forza proprio all'anarchia e al caos da cui è nato. I Fedelisti sono famosi per la completa disobbedienza a quasi tutti gli ordini che ricevono, ma sono altrettanto spietati quando si deve recuperare un territorio dal controllo della Camarilla. Il fatto poi che non abbiano in realtà mai nuociuto effettivamente al Sabbat, permette a questi Cainiti di continuare a far parte della Setta. I Fedelisti criticano apertamente le decisioni con cui non sono d'accordo e spingono gli altri Cainiti a domandarsi il motivo per cui eseguire ordini ingiusti.
I Panders:
Joseph Panders può essere veramente fiero del suo Clan, perché ha raggiunto dei grandi risultati, anche se in realtà la strada da percorrere per una totale parificazione con gli altri Clan è ancora lunga. La politica dei Panders è estremamente essenziale: questi Cainiti rispettano e supportano tutti quelli da cui vengono rispettati e da cui vengono aiutati nella loro lotta politica. Questo praticamente fa sì che i Panders sostengano allo stesso tempo Fedelisti e Status Quo. I Panders non hanno una reale linea politica o un particolare programma: tutto è impostato sul fine di acquisire maggiore potere possibile all'interno del Sabbat. I Panders eseguono generalmente tutti gli ordini impartiti, tranne quando questi comandi risultano essere veramente troppo umilianti e pericolosi per il gruppo stesso. Accetteranno invece tutte quelle missioni che, per quanto pericolose, possano aumentare il prestigio del Clan tra le fila del Sabbat.
Il Sabbat non è una setta rigidamente strutturata: esistono molti livelli e posizioni di comando. Tuttavia, a differenza della Camarilla, le posizioni sono ricoperte solo dai più leali e capaci Vampiri, senza tenere in conto la Generazione. Il ruolo di Capo nella Setta vuol dire solo questo: un leader. Questi non sono i comandanti, ma vale il concetto generale che sotto un Vampiro con più alta carica stiano più membri del Sabbat con carica minore, rispettando questa precisa scala gerarchica di incarichi. Al fine di rafforzare il rapporto interno, tutti nel Sabbat sono abbracciati da un Branco e subiscono un "Legame di Sangue" con ogni suo membro. Tale atto è detto "Vaulderie" e, durante tale Abbraccio, viene mescolato il sangue di più Clan per ottenere combinazioni più potenti. Il ruolo apicale della gerarchia è occupato dal Reggente: nella storia del Sabbat ce ne sono stati solo 4 (3 Lasombra e 1 Tzimisce) e attualmente è ricoperto da Melinda (Lasombra).
Struttura Globale:
Ruolo | Descrizione |
Reggente | Il Reggente è nominalmente colui che dovrebbe rappresentare il capo supremo della setta. Per la filosofia stessa del Sabbat però, questa supremazia è solo nominale. Come potrebbe un giovane sabbatico, istruito a liberarsi dal giogo degli Anziani e a combattere gli oscuri desideri dei Matusalemme, ascoltare ed eseguire gli ordini di quello che rappresenta null'altro che un dittatore, un distante signore i cui piani sono tanto oscuri quanto insulsi? Fortunatamente per la setta, gli affiliati più navigati riconoscono nel Reggente un'insostituibile guida ed un argine all'anarchia dei cainiti più giovani. Il Reggente perciò, oltre ad organizzare la setta ai più alti livelli, deve sapersi guadagnare la fiducia di chi potrebbe destabilizzare il suo ruolo appellandosi al concetto cardine della libertà. |
Cardinale | I Cardinali rappresentano il gradino gerarchico appena inferiore alla vetta del Reggente. Sovrintendono a vaste aree geografiche e detengono quindi un potere decisionale immenso. La loro fama si costruisce in base a ciò che riescono a orchestrare per il bene della setta ma anche alla loro potenza, che gli ha permesso di raggiungere il ruolo e di mantenerlo sotto i continui attacchi di chi, come loro, brama il potere. I Cardinali organizzano la rete sabbatica che gli compete attraverso Vescovi, Arcivescovi e Prisci, gli incontri con tali cariche dunque sono tutt'altro che infrequenti. |
Prisco | Meno elusivi dei Cardinali, ma altrettanto potenti, i Prisci sono gli strateghi del Sabbat. Affiancano spesso Arcivescovi o Vescovi che richiedono il loro prezioso aiuto durante assedi a domini camarillici o conquista di nuovi territori. I Prisci sono cainiti molto anziani, a volte membri del Concistoro, o figure di spicco che avallano l'avanzamento dei più ambiziosi nella gerarchia del Sabbat. Sebbene i Prisci siano decisivi in molte azioni del Sabbat, i giovani non li guardano con entusiasmo poiché troppo spesso dimostrano machiavellismi degni della peggior Camarilla. |
Ruolo | Descrizione |
Arcivescovo | Gli Arcivescovi del Sabbat presiedono agli affari della setta all'interno di una città. Superficialmente possono sembrare l'equivalente sabbatico di un Principe camarillico, tuttavia sono macroscopiche le differenze che li dividono. Sebbene la Masquerade non sia una rigida regola del Sabbat, gli Arcivescovi tendono a mantenere comunque un velo di segretezza e a educare i giovani esuberanti a non lasciarsi andare a plateali scene di violenza, incorrendo nel rischio di richiamare in città orde di cacciatori. Tuttavia il tasso di criminalità e violenza in una città governata dal Sabbat è molto più alto che nei domini camarillici o in città non influenzate da cainiti. Spesso gli Arcivescovi sono Sacerdoti di branco che assurgono a un livello più alto grazie al loro innato ruolo di guide spirituali. Gli Arcivescovi infatti mantengono un elevato controllo su tutti i Ritae che si svolgono nella propria città. |
Vescovo | Quando una città non è governata da un Arcivescovo, viene governata da un consiglio di Vescovi. Spesso questi sono membri di spicco di un branco, che vengono promossi e posti al governo di una città in ruoli attinenti alle loro specifiche competenze. Il consiglio dei Vescovi, che può variare da tre a cinque elementi, viene costituito proprio per creare un organo che abbia la possibilità di sovrintendere a tutti gli aspetti della setta nell'ambito di una singola città. Alcuni Vescovi possono essere strateghi che guidano i branchi di guerra, mentre altri possono essere guide spirituali che presiedono ai Ritae ed accompagnano la crescita dei giovani sabbatici. I Vescovi ricoprono un ruolo meno prestigioso e meno comodo degli Arcivescovi. Sono infatti tenuti sotto controllo direttamente dai Cardinali che provvedono a strigliarli, con metodi decisamente poco piacevoli, ogni volta che non riescono ad entrare in accordo sulla linea guida da tenere nella città che presiedono. È naturale che questo succeda molto spesso, vista la varietà di filosofie e personalità che esistono all'interno della setta. |
Ductus | Ogni branco viene guidato e coordinato da un Ductus, il membro più forte o più carismatico del gruppo. A causa della scarsa tolleranza riguardo alle posizioni di comando, ogni branco segue con devozione gli ordini del Ductus purchè questi non si dimostri troppo intollerante o in disaccordo col volere della maggior parte dei suoi sottoposti. I Ducti non ricoprono certo una posizione di prestigio, ma hanno la responsabilità di sfruttare al meglio le potenzialità dei membri del Branco. Possono indire settimanalmente un Esbat, la riunione del branco durante la quale i Sacerdoti celebrano i Ritae più comuni e si espongono i progetti futuri del Branco. I Ducti sono sicuramente, assieme ai Sacerdoti, i più evidenti candidati ad assurgere alle cariche di prestigio della setta, ciò genera spesso in loro ambizioni, che facilmente degenerano in conflitti interni al branco stesso. Nel caso di branchi stabilitisi in una città del Sabbat, i Ducti vengono eletti dall'Arcivescovo o dai Vescovi, mentre nei branchi nomadi i Ducti vengono eletti dagli stessi membri del Branco. |
Sacerdote | Ogni branco ha un Sacerdote che si occupa della crescita spirituale dei suoi membri e ne tiene a freno gli istinti centrifughi. Nel caso che il posto di Ductus sia vacante, il Sacerdote ne occupa la posizione finché non ne viene eletto uno nuovo. Il Sacerdote, oltre ad avere la conoscenza necessaria per officiare i Ritae, deve anche guidare i membri del branco attraverso i sentieri di illuminazione che hanno deciso di intraprendere ed evitare che cedano alle lusinghe dell'infernalismo e alla Bestia interiore. |
Templare | Conosciuti anche come Paladini, i Templari rappresentano una forza militare scelta, impiegata per assolvere a compiti di una certa rilevanza. Il loro intervento è richiesto quando la risoluzione di alcune questioni richiede l'uso della forza pura. Possono essere assoldati dai Vescovi o da cariche superiori e, sebbene non siano investiti di una carica che concede favori o onorificenze, i Templari sono molto rispettati e spesso temuti. |